Quest’anno la pandemia mi ha avvicinato ulteriormente alla lettura. Nei mesi di lockdown ho scoperto il capolavoro “L’isola di Arturo” di Elsa Morante. Al termine del libro mi son chiesto come abbia potuto far passare tutti questi anni senza leggerlo; un’altra perla della letteratura italiana che scopro forse troppo tardi, eppure in tempo. Enzo Striano un’altra piacevolissima scoperta, assieme ad Alberto Moravia.
Citazioni
“Ma pur piangendo e domandandole perdono, sentivo che era finita e che non l'amavo più; e questi pensiero per me era così amaro che riprendevo a piangere di nuovo, più forte di prima.”
Racconti Romani – Sciupone, Moravia
“Era finita, e, si sa, quando le cose sono finite, non ricominciano: a nessuno piacciono le minestre riscaldate.”
Racconti Romani – Sciupone, Moravia
“Una strada, la gente la percorre in macchina o a piedi e gli sembra una strada come tutte le altre; ma a viverci, come facevo io, senza mai uscirne, dalla mattina alla sera, una strada é un mondo che non si finisce mai di approfondire.”
Racconti Romani, Perdipiede, Moravia
“Uno dei motivi per cui abbiamo un terribile bisogno d'amore, e lo cerchiamo disperatamente, é perché l'amore è l'unica cura per la solitudine, la vergogna e la sofferenza. Ma alcuni sentimenti si nascondono così profondamente nel cuore che solo la solitudine può aiutarti a ritrovarli. Alcune verità sono così dolorose che solo la vergogna può aiutarti a sopportare. E alcune circostanze sono così tristi che solo la tua anima può riuscire a urlare di dolore.“
Shantaram, Gregory David Roberts
“Secondo la concezione che aveva Prabaker del corteggiamento, un giovane non portava fiori o cioccolatini all'amata: le regalava storie del vasto mondo, dove gli uomini lottavano contro i demoni del desiderio e i mostri dell'ingiustizia. Prabaker regalava a Parvati scandali, pettegolezzi, intimi segreti.”
Shantaram, Gregory David Roberts,
“Portiamo oceani dentro di noi, nel nostro sangue e nel nostro sudore. E con le nostre lacrime, piangiamo oceani.”
Shantaram, Gregory David Roberts,
“- Lin, un uomo deve trovarsi una brava donna, e quando la trova deve conquistare il suo amore. Poi deve conquistare il suo rispetto. Poi deve nutrire la sua fiducia. Poi deve continuare così tutta la vita. ... Diventi un vero uomo quando riesci a conquistare l'amore di una donna, a ottenere il suo rispetto, e riesci a fare in modo che si fidi di te. Fino a quel momento non sei un vero uomo.
- prova a dirlo a Didier
- no, amico, non capisci. Per Didier é lo stesso, solo che lui deve trovare un bravo ragazzo. É lo stesso per tutti. ... Senza una brava donna un uomo come te - o come me - può solo finire nei guai.”
Shantaram, Gregory David Roberts,
"se Gennaro m'ha rivelato il culo mio segreto, Jack m'ha fatto sentire dentro lo spasimo dell'utero"
Scende giù per Toledo, Giuseppe Patroni Griffi,
"Io ti prendo sul serio quando sei Boccadoro. Ma tu non sei sempre Boccadoro. Io non mi auguro altro se non che tu divenga Boccadoro in tutto e per tutto. Tu non sei erudito, tu non sei monaco... per far un erudito e un monaco basta una stoffa meno preziosa della tua. Tu credi che ti giudichi troppo poco erudito, troppo poco logico, o troppo poco pio. No, per me sei troppo poco te stesso."
Narciso e Boccadoro, Hermann Hesse
"Le nature come la tua, dotate di sensi forti e delicati, gli ispirati, i sognatori, i poeti, gli amanti sono quasi sempre superiori a noi uomini di pensiero. La vostra origine é materna. Voi vivete nella pienezza, a voi é data la forza dell'amore e della esperienza viva. Noi spirituali, che pur sembriamo spesso giudicarvi e dirigervi, non viviamo nella pienezza, viviamo nell'aridità. A voi appartiene la ricchezza della vita, a voi il succo dei frutti, a voi il giardino dell'amore, il bel paese dell'arte. La vostra patria é la terra, la nostra è l'idea. Il vostro pericolo é di affogare nel mondo dei sensi, il nostro é di asfissiare nel vuoto. Tu sei un artista, io un pensatore. Tu dormi sul petto della madre, io veglio nel deserto. A me splende il sole, a te la luna e le stelle [...] "
Narciso e Boccadoro, Herman Hesse
Nun trovo ‘n’ora ‘e pace
‘a ‘notte faccio iuorno
‘sempre pe sta ’cca ‘ttuorno
speranno ‘e te parla’!
…NE-VISITE-NE-LETTERE-NIENTE
ALMENO-UNA-PAROLA
CHE-TI-COSTA?
L’isola di Arturo, Elsa Morante
C'è qualcosa di riprovevole nel mostrarsi troppo teneri quando si parte, come per farsi rimpiange.
Alexis, Marguerite Yourcenar
Ora si domandava se avessero più valore i libri, studi, versi o l'opera nascosta, umile, serva, d'una donna che distrugge sporcizia, disordine, programma nutrimenti e benessere, assicura che domani si potrà vivere ancora. Questo aveva fatto mamªe: adesso se n'accorgeva, provando rimorsi, pochezza.
Il resto di niente, Enzo Striano
“Napoli è come una vipera: la testa è velenosa, la coda non serve a niente, la parte di mezzo è buona. Si vende dallo speziale come rimedio per le malattie. La testa della vipera, [...] sono i nobili. La coda i lazzari. La parte di mezzo siamo noi: il popolo che lavora, gli operai delle manifatture, gl'impiegati. I medici bravi e buoni come il dottor Cirillo. Me lo ricordo quando veniva a visitare la buonanima della vostra mamma e i poveri dei bassi.” (falegname Don Eduardo)
Il resto di niente, Enzo Striano
- [...] perché nessuno decide della propria vita. Non sa scegliere. O non può. E però, se scegliessimo, che ne conseguirebbe? Avventure dolorose, angoscia.
- ne varrebbe sempre la pena. Perché l'angoscia è segno di vita, è indizio che ancora si desidera futuro. E quando s'è sicuri di non averlo che ci si infetta. Voi avete reagito alla malattia misteriosa ammalandovi d'una malattia vera. [...] prendete aria, respirate, riscaldatevi al sole che verrà.
(dialogo tra Eleonora e Cirillo)
Il resto di niente, Enzo Striano
La città nascondeva inclinazione pedagogica. Senza volerti insegnare nulla ti costringeva ad apprendere, fra banalità, segreti pregevoli. I Napoletani li succhiavano col latte, ma ce n'erano per tutti. Bastava stare attenti, riflettere.
Il resto di niente, Enzo Striano
La spesa le piacque, fin da quel primo giorno imbarazzato. I venditori, la gente, non erano sgarbati né protervi, del fatto che fossero signore e forestiere non parevano profittarne. Prezzi e qualità migliori che a Roma, specie per il pesce. Di verdura ce n'era da buttare, perfino ignote, come un'insalatina dal cuore d'oro pallido che si chiamava scarola, un'altra dalle foglie come trinette verdi, dette incappucciate.
Il resto di niente, Enzo Striano
Le attività del vicolo erano tante. Nonostante l'atmosfera di perenne disimpegno, si davano tutti da fare.
Il resto di niente, Enzo Striano
Ma qui non era come a Roma. Non aveva paura. La gente non mostrava aria cattiva; nonostante la povertà dell'esistenza, sembrava soddisfatta di stare al mondo. Le pareva, inoltre, di leggere negli occhi, nei gesti, semplice, superiore sapienza.
Il resto di niente, Enzo Striano
"Così salutano, dunque, i Napoletani. Sorrise. Non era difficile impararlo. Le sarebbe piaciuto ripeterlo a voce alta, per controllare le cadenze: la 's' un po' strisciata di "statte", la 'b' tanto rinforzata di "bbuono" e la lunghissima 'u' contro quella 'o' spalancata che inghiottiva persino la sillaba finale. [...] Pensò anche ch'era cordiale, di gente con buoni sentimenti. Perché è bello augurare a uno d'"essere buono".
Il resto di niente, Enzo Striano
“Nessuna lapide ha mai ricordato la quantità di denaro guadagnata dalla persona che giace qua sotto”.
Tom Peters, citato in Adesso – ripensare vita e lavoro in un mo(n)do diverso, Martin Lindstrom.
Libri letti
La salvezza del bello, Byung-Chul Han
Cronache della famiglia Wapshot, John Cheever
Lettera a Berlino, Ian McEwan
Racconti romani, Alberto Moravia
Shantaram, Gregory Roberts
Febbre, Jonathan Bazzi
Scende giù per Toledo, Giuseppe Patroni Griffi
Narciso e Boccadoro, Herman Hesse
Heap House book 1, Edward Carey
Alexis, Marguerite Yourcenar
L’isola di Arturo, Elsa Morante
La morte di Ivan Il’ic, Lev Tolstoj
Il resto di niente, Enzo Striano
Adesso – ripensare vita e lavoro in un mo(n)do diverso, Martin Lindstrom
Il castello dei destini incrociati, Italo Calvino
Libri da leggere
Gli occhi giovani, Giuseppe Patroni Griffi
Nuovi racconti romani, Alberto Moravia
Ragazzi di vita, Pierpaolo Pasolini
La Storia, Elsa Morante
La Materia del Cosmo, Liu Cixin
Falconer, John Cheever
Foulsham, Edward Carey
L’arte di vivere in difesa, Chad Harbach
La noia, Alberto Moravia
In Sicily, Norman Lewis
Luminal, Isabella Santacroce
Memorie di Adriano, Marguerite Yourcenar
Lo Scandalo Wapshot, John Cheever
Sonetti romaneschi, Giuseppe Gioacchino Belli
Il sentiero dei nidi di ragno, Calvino
Le città invisibili, Italo Calvino
Lezioni Americane, Italo Calvino