Luglio - Agosto 2019
Luglio - Agosto 2019
In questi mesi di vita a Roma, gli spostamenti in metro per andare e tornare da lavoro mi hanno permesso di leggere tanto. Raccolgo qui alcune delle citazioni che mi hanno colpito, la lista dei libri letti tra agosto 2018 e luglio 2019 e la lista dei libri che intendo leggere per il nuovo anno lavorativo.
Citazioni
“La timida solitudine che si portava addosso a Nizza, i napoletani gliela hanno tolta non facenfogliene accorgere”
La morte della belleza, Giuseppe Patroni Griffi
“Basta un niente, per il rivelarsi lampante di cose rimaste in sospeso per anni"
La morte della belleza, Giuseppe Patroni Griffi
"Il precipizio verso l'amore era un'invenzione frettolosa per riempire il vuoto delle sue giornate"
La morte della belleza, Giuseppe Patroni Griffi
“Ci ritroviamo tutti, ancora tanti, un'altra volta esposti alla perenne attesa del gioco della vita e della morte. Allora perché non godere, ridere, vivere sguazzando nella bella calda merda in cui ci troviamo, se ce l'abbiamo nel sangue il godere, il ridere, il vivere?”
La morte della belleza, Giuseppe Patroni Griffi
"Napoli prima della guerra era ancora una Napoli ottocentesca, assomiglia a quelle delle canzoni, si fanno ancora le cose che si facevano nella canzoni, il tarallo ammorbidito nell'acqua di mare limpida, le passeggiate notturne in barca, cantando. [...] e si va da Mergellina a Santa Lucia e si torna, su strette barche d'affitto, e non ci sono motori, e [si scambiano] parole scherzose tra barche e barche di napoletani di notte che sono felici di essere napoletani di notte."
La morte della belleza, Giuseppe Patroni Griffi
"Questo é il romanzo d'amore di due giovani, il cui segno distintivo é la bellezza, che si svolge in una città, il cui segno distintivo, era, fino a quaranta anni fa, la bellezza. In questa città, il cui primo bersaglio da colpire, per distruggerla, é stata la bellezza, questi due giovani, per adesso grazie a dio inutili alla società, sono destinati ad amarsi"
La morte della belleza, Giuseppe Patroni Griffi
"Napoli, é una dimensione della tua anima, o non é niente"
Napoli ’44, Norman Lewis
"I napoletani siribellarono ai tedeschi, la città insorse contro il pugno di ferro, con tutta l'incapacità di far loro del male”
Napoli ’44, Norman Lewis
“Gli scugnizzi, di Napoli o di Benevento, sono intelligenti, simpatici e soprattutto filosofi - molto più dei bambini cresciuti nelle famiglie normali - e la versione femminile non differiva in nulla da quella maschile”
Napoli ’44, Norman Lewis
“Un anno tra gli italiani mi ha convertito a una grande ammirazione per la loro umanità e la loro cultura, tanto che, se mi venisse offerta la possibilità di rinascere e di scegliere dove, la mia terra d'elezione sarebbe l'Italia.”
Napoli ’44, Norman Lewis
"Quanti ragazzi mi presero nelle cabine della spiaggia della Concha, con quella specie di disperazione che ha chi sa che non é che un momento e che conviene approfittarne, prima che arrivi un poliziotto ad arrestarlo. Ma dopo tutto chi di noi non era ancora in un campo di concentramento era un privilegiato e doveva approfittare al massimo della sua libertà. Cercavamo uomini dappertutto; li trovavamo sempre."
Prima che sia note, Reinaldo Arenas
“La bellezza é sempre stata pericolosa. Martì diceva che colui che brilla di luce propria rimane solo. Io direi piuttosto che colui che persegue la bellezza viene, presto o tardi, distrutto.”
Prima che sia note, Reinaldo Arenas
“La differenza tra il sistema comunista e quello capitalista é che, se ti danno un calcio in culo, sotto un sistema comunista devi applaudire, sotto il capitalismo puoi gridare; io sono venuto qui a gridare”
Prima che sia note, Reinaldo Arenas
“Con quel suo profilo apollineo, quel suo labbro vermiglio, quel suo nero occhio lucente nel terso pallore del viso, con quella sua dolcissima voce, Jeanlouis fece una profonda impressione su quegli ufficiali francesi. Era la prima volta che essi venivano in Italia, e per la prima volta la bellezza virile appariva loro in tutto lo splendore dell'antico ideale greco. Jeanlouis era un esempio perfetto di quel che la civiltà italiana in lunghi secoli di cultura, di ricchezza, di raffinatezza, di selezione fisica e intellettuale, di indifferenza morale e di libertà aristocratica, abbia prodotto in fatto di bellezza virile.”
La pelle, Curzio Malaparte
“Jack era umiliato e sbigottito di fronte a quell'orrendo sconvolgimento della natura. E come lui, tutti quei soldati americani, poc'anzi tanto sicuri di sé medesimi e sprezzanti, orgogliosi della loro qualità d'uomini liberi, che ora fuggivano qua e là tra la folla, aprendosi il passo a furia di pugni e di gomiti, e rivelano il disordine dell'animo nel disordine dell'uniforme e degli atti; e quali correvano muti con la faccia stravolta, quali coprendosi gli occhi con le mani e gemendo, quali in bande rissose, quali solitarii, e tutti guatandosi intorno come cani inseguiti”
La pelle, Curzio Malaparte
“Ritornare dopo molto tempo fa impazzire, perché a chi si é lasciato alle spalle dà fastidio che tu sia cambiato, ti trattano come hanno sempre fatto, ti accusano di essere indifferente, mentre tu sei semplicemente differente.“
Non ci sono solo arance, Jeanette Winterson
Libri letti
1Q84, Haruki Murakami. (Libri 1, 2 e 3)
Un indovino mi disse, Tiziano Terzani
21 lessons for the 21st century, Yuval Noah Harari
Il problema dei tre corpi, Liu Cixin
La pista di sabbia, Andrea Camilleri
Napoli 44, Norman Lewis
La pelle, Curzio Malaparte
La morte della bellezza, Giuseppe Patroni Griffi
Prima che sia notte, Reinaldo Arenas
Non ci sono solo le arance, Jeanette Winterson
Espiazione, Ian McEwan
Libri da leggere
L'isola di Arturo, Elsa Morante
Gli occhi giovani, Giuseppe Patroni Griffi
Shantaram, Gregory Roberts
La Materia del Cosmo, Liu Cixin
Lettera a Berlino, Ian McEwan
Narciso e Boccadoro, Herman Hesse
Cronache della famiglia Wapshot, John Cheever
Racconti romani, Alberto Moravia
In Sicily, Norman Lewis
La morte di Ivan Ilyich, Lev Tolstoj
Heap House, Libro 1, Edward Carey
Il resto di niente, Enzo Striano
Luminal, Isabella Santacroce